La nascita dell’estetica come disciplina filosofica (1750) ha finito per espropriare la Bellezza della sua identità originaria, limitandone la capacità di interagire con altri saperi. Una rivoluzione dagli esiti inquietanti, con precise rifrangenze nei più diversi ambiti: dalla filosofia alla musica, dalla letteratura alle arti figurative. Questo primo appuntamento della rassegna Abitare le Parole racconterà una storia fatta di tante storie, quella di un vocabolo e di un concetto che hanno finito per diventare, nelle loro più inaspettate rappresentazioni, quintessenza dell’essere stesso dell’uomo. Il tutto condito con le letture di Giancarlo Davoli e le fughe pianistiche di Jovanny Pandolfo.