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Agli occhi del «forestiere» la Calabria era terra di pittoresca rinomanza: c’era chi la raggiungeva per i lacerti di un passato glorioso, chi per scoprirne gli scenari aspri e selvaggi, chi, a partire dal secondo ’900, per turismo. Ma mai in maniera divorante e urgentissima. Nel reticolo di queste esperienze ce n’è una che le attraversa e che sinora è stata tenuta ai margini della letteratura critica: l’ospitalità.

Nei saggi introduttivi di Raffaele Gaetano – cui si deve l’idea dell’opera – e di Ottavio Cavalcanti e nella vasta antologia che va dalle origini del «tour» in Calabria ai nostri giorni, viene ripercorsa con preziosa nitidezza una storia straordinaria fatta di palazzi signorili e locande fatiscenti, di tavole imbandite ad arte e umili mense. Un viaggio fatto di tanti viaggi lungo le fermate più intriganti dell’ospitalità regionale.