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Di viaggi in Italia ce ne sono stati tanti e lungo diversi secoli: da quelli di istruzione intimamente legati alla conoscenza dei luoghi, a quelli di piacere affrontati a cuor leggero, a quelli di affari volti all’ottenimento di vantaggi economici. Altra cosa è stato il viaggio in Calabria dove si veniva per i confini evanescenti, la spontaneità del paesaggio, l’essere plenitudine di infinite seduzioni antiquarie.

Il più affascinante di questi viaggi è anche una delle opere in cui convergono e si modificano le trame della letteratura settecentesca: il Voyage Pittoresque dell’abate di Saint-Non, incentrato sulle memorie itinerarie di Dominique Vivant Denon e, per i capitoli calabresi, sui disegni di Claude-Louis Châtelet e Louis-Jean Despréz.

Un capolavoro che rivive in questa preziosa edizione basata sulle trentacinque vedute di soggetto calabrese originali e colorate a mano. In esse il lettore scoprirà i ritmi del quotidiano resi intellegibili in un rimestio di piccole onde della memoria che arrivano sino a noi. Un crogiolo in cui si rifrangono aspetti diversi della storia culturale e sociale di una regione che ai protagonisti del viaggio apparve irripetibile, porto obbligato di ogni ancestrale avventura. Un pungolo contro l’opacità del presente.